24 Aprile 2023

Atalanta-Roma, le pagelle: Rui Patricio e Llorente, ‘Blue Monday’. Pellegrini illude, Dybala ‘Joya’ con dolore

I voti ai giallorossi dopo il match del Gewiss Stadium tra Atalanta e Roma, ecco le pagelle a cura della redazione di Romanews.eu

Getty Images

ATALANTA ROMA PAGELLE – La Roma ‘paga’ le fatiche di coppa, a livello di gol, di prestazioni e anche di infortuni. L’Atalanta vince 3-1 senza sfaceli, ma due reti arrivano in maniera abbastanza rocambolesca. Una autorete di Llorente, un pasticcio di Rui Patricio e il gol di Pasalic. Non basta la rete di Pellegrini. Approfondiamo le pagelle dei giallorossi.

Atalanta Roma, le pagelle

Glielo si legge in volto, quell’errore lo terrà sveglio la notte. Rui regala palla a Koopmeiners proprio dopo che Pellegrini aveva accorciato le distanze. La difesa fatica più del solito con le incursioni di Zapata, Mancini subisce anche un colpo, e non sarà il solo ‘ferito’ della serata. Ibañez va ad intermittenza. Cristante e Bove faticano a fare filtro a centrocampo, con spazi strettissimi e l’Atalanta che non lascia ragionare i giallorossi.

Il raddoppio arriva da una sfortunata deviazione in rete da parte di Llorente, che poi esce per un guaio muscolare e si siede in panchina quasi in lacrime. Pellegrini tiene viva la squadra, prima con il gol del momentaneo 2-1, poi colpisce pure un palo (il 30esimo stagionale per la Roma). Abraham non incide, Belotti, almeno, colleziona un altro assist. Magra consolazione, perchè l’altro lato della medaglia è Dybala che esce quasi zoppicando, dopo aver applicato ghiaccio sulla caviglia. Insomma, per i capitolini un triste lunedì.

I voti ai giallorossi

Rui Patricio 4,5: Per quasi quaranta minuti non succede nulla dalle sue parti, poi si affaccia Pasalic con un mancino letale, sul quale può solo che guardare. È bravo a chiudere la porta a Palomino, e questo gli vale mezzo voto in più. Poi l’impensabile, in una uscita che sembrava innocua, la palla gli scivola via e viene regalata a Koopmeiners.  Ha il viso di chi passerà notti insonni ripensandoci, viene giustamente coccolato da Mourinho all’uscita dal campo.

Mancini 5,5: Uno degli ex del match, la sua partita non parte molto bene, appena due minuti ed ha bisogno dell’intervento dello staff medico per una botta alla testa. Bello il cross per Abraham che viene però atterrato in area. Ci riprova per Pellegrini, stesso esito. E questo nonostante avesse segnalato qualche giramento di testa dovuto al colpo. (Dal 63’ Dybala 5,5: E’ la scossa che serve alla Roma, ma la partita si mette peggio poco dopo il suo ingresso causa raddoppio Atalanta. E tra l’altro viene pure sfiorato da un fumogeno gettato in campo. Suona la carica provando un mancino all’improvviso).

Ibanez 4,5: Anche lui, come mezza difesa della Roma, è un ex nerazzurro. Fatica a mettere paletti su Ederson, ma è quello del reparto che più di propone in avanti. I suoi lanci lunghi sono da rivedere. Leggermente meglio nella ripresa, ma ha le sue colpe sul corner che porta al raddoppio nerazzurro.

Llorente 5: Non si fa certo spaventare dalla fisicità dell’Atalanta, ha gran senso della posizione e mette la transenna su un corridoio insidioso destinato a Pasalic. Mette pure una pezza su un paio di interventi non impeccabili dei compagni. Qualche straordinario su Zapata, è sfortunato nella deviazione in porta.

Celik 5: Neppure per lui, come il collega sull’altra fascia, è una partita da poter scorribandare, e quindi si rivela difficile sfruttare la specialità della casa, la corsa.Cresce nella ripresa, con gli spazi leggermente più ampi.

Cristante 5: E’ consapevole che ci sarà da fare a sportellate, quando vede uno spiffero prova a far partire qualche verticalizzazione.

Bove 5: L’ultima volta che si è visto in campionato è stata un’esperienza da ricordare, questa è meno da libro cuore. De Roon gli rende la vita difficile. Stavolta esce senza (Dal 63’ Matic 5,5: Bisogna riordinare il caos di centrocampo e creare corridoi percorribili per i compagni, Nemanja è la persona giusta.

Zalewski 5,5: Torna sulla ‘sua’ fascia sinistra, non è semplice passare tra i corridoi nerazzurri, per questo Nicola prova a scegliere la via del lancio lungo e del cross, serve però un po’ più di precisione.Ci lavora, e cresce, e trova anche una buona iniziativa in area, che porta al corner. Non ci pensa due volte a ripetersi da fuori area, murato da Zapata. (Dal 63’ Spinazzola 6: Abbiamo negli occhi la gran prestazione contro il Feyenoord, e arriva subito un cross molto interessante.

Solbakken 5,5: Tiene la posizione e prova a lavorare di sponda, e a far salire la squadra, poi ha una buona opportunità e si porta avanti il pallone contro 4 difensori, non se la sente di tirare e scarica su Abraham, che spara altissimo. Si prende pure un giallo per rimediare ad un errore da lui commesso che aveva dato via al contropiede bergamasco. (Dal 63’ El Shaarawy 5: Arrivano i nostri, Stephan resta il porto sicuro della Roma, quando chiamato in causa timbra in qualche modo il cartellino.)

Pellegrini 6,5: In una gara così ‘confusa’ serve mettere ordine e avere le idee chiare, mentre riflette, però, prende un colpo al volto da Ederson (seppure involontario), e De Roon pure non lo tratta con i guanti bianchi, ma gli dà una chance su punizione, non sfruttata. Bella la verticalizzazione improvvisa per Abraham, ma troppo forte.  Per qualche minuto riapre il match con il terzo gol in tre gare, e trova quasi la doppietta, ma il 30esimo palo stagionale gli dice di no. Sì, avete letto bene, 30 legni in stagione. Forse roba da Guinness World Record.

Abraham 4,5: Non si vede molto nella prima mezz’ora, visto che si tende a battagliare a metà campo. Alla mezz’ora finisce giù in area, Irrati indica la bandierina. Il Var conferma. Perde però il pallone da cui parte l’azione del gol di Pasalic. Spara altissimo sull’assist di Solbakken. Aggiusta un po’ la mira di testa, crea brezza vicino al palo. Si intende meglio con Dybala e si vede, entra più nel vivo del gioco. Ma non abbastanza. (Dall’80 Belotti 6: Il primo tocco di palla o giù di lì è un assist, e il suo curriculum si arricchisce di passaggi chiave).

Mourinho 5: Deve fare i conti con le assenze, e anche con le fatiche di coppa. Opta quindi per un po’ di turnover, che non paga, perché la Roma fatica, gli spazi sono stretti e nei contrati non è perfetta. Dopo lo svantaggio, Mou prova a riprendere il match inserendo la cavalleria, Dybala, Matic, El Shaarawy e Spinazzola. La squadra mette una marcia diversa, ma subisce il 2-0 su palla inattiva. Pellegrini illude, ma lo svarione di Rui chiude i giochi. E le brutte notizie non sono finite, perché Llorente esce in lacrime dal campo, e anche la caviglia di Dybala non promette nulla di buono.

M. Teresa Tonazzi

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10 commenti

  1. Sandro ha detto:

    Rui Patrizio, viene giustamente coccolato dal suo allenatore, ma fatemi il piacere è un portiere di m… a

  2. Newthor ha detto:

    Non comprendo tutte queste insufficienze.
    La squadra ha fatto una partita solida, malgrado una difesa inedita ed un centrocampo di corsa ma poca tecnica.
    Il risultato è figlio di episodi oggettivamente avversi: tutto quello che poteva andare male è puntualmente successo.
    Pali, infortuni, cappella di Rui…🤬
    In giornate come queste trovo inutile fare processi o avventurarsi in analisi tecniche.
    Lascio questo esercizio ai vari aquilotti in incognito che sono certo ritroveranno la tastiera, dopo essersi mangiati la bile giovedì 🤘
    Sempre forza Roma!!!

  3. Marco65 ha detto:

    Non concordo sui voti la Roma ha detto benissimo il campo e non ha meritato di perdere. Tutti hanno lottato con ardore e sudato la maglia e quando c’ e’ questo impegno noi siamo orgogliosi.
    Peccato solo l’errore di Rui non ci voleva proprio.
    Palomino da squalificare per 6 giornate altro che giallo un intervento da macellaio.

  4. Pinto ha detto:

    SALVATI DA DYBALA GIOVEDÌ CON UN EUROGOL,,,SQUADRA DA VOMITARE E NON MI ROMPETE PERCHÉ ABBIAMO UN ALLENATORE E UN DS SCARSO!!!
    SPERO CHE JOSE VADA VIA PERCHÉ OGNI PARTITA E UN AGONIAAAAA
    MA SICURAMENTE ANDRÀ VIA PERCHÉ ARRIVEREMO SETTIMI E NON VINCEREMO UN TUBO
    GO HOME JOSE

  5. Itti54 ha detto:

    Chissà quale vecchia ruggine tra Dybala e Palomino, connazionali e compagni albicelesti da anni. Concordo come sempre con chi scrive che la squadra va applaudita, ce l’ha messa tutta e non meritava la sconfitta coi boscaioli. Se penso alla maggior parte delle trasferte questa stagione, stasera anche se triste sono soddisfatto.

  6. marco ha detto:

    Roma completamente diversa con i cambi. inspiegabile il non rosso a Palomino sono interventi che possono stroncare una carriera. Mi sarebbe piaciuto ascoltare un commento di Gasperini sull’episodio visto che si lamenta sempre degli arbitri.
    Forza roma sempre

  7. Sara ha detto:

    Secondo me non bisogna dare la colpa a Rui Patricio solo perché ha fatto una PAPERA e lo dico da romanista

  8. Vincent Vega ha detto:

    Rui Patricio 5
    Ibañez 4 (male, superficiale, si perde la marcatura)
    Llorente 5 (in difficoltà)
    Mancini 5
    Zalewski 5,5 (dalle sue iniziative difficile esca fuori qualcosa)
    Celik 5 (molto modesto)
    Cristante 5 (modesto)
    Bove 5 (modesto)
    Pellegrini 6+
    Solbakken 5 (modesto)
    Abraham 4,5 (di nuovo molto male, alla fine sbaglia tutto)
    Mourinho 5, al solito non c’è gioco che possa sopperire alla stanchezza/cambi
    Gli altri ng
    Dybala purtroppo è sempre infortunato.
    Le partite per vincerle DEVI andare a prendertele, da sole non vengono. Già gli schemi latitano…ln generale non si può attaccare con un giocatore e mezzo, ci vuole molto più coraggio.

  9. Vincent Vega ha detto:

    La partita non è assolutamente sufficiente, anzi nel complesso la definirei abbastanza patetica…Primo tempo nulla di nulla, al solito, per vedere un accenno di confusa ma tiepida e sterile reazione occorre attendere di finire sotto… Il gioco è inesistente, e questo si sapeva, centrocampo nullo in fase costrutiva (idem), attaccanti abbandonati a se stessi e in lite permanente col pallone (idem). Bello il gol però e una dose di sfortuna nella fase finale, sul 3-1 immediato (Rui è molto deficitario nelle uscite alte ma in genere non regala gol agli avversari). La sconfitta ai fini del campionato è gravissima. Smalling è il pilastro della difesa in sua assenza Llorente sbanda, Ibanez disattento: si fa saltare e si perde l’uomo…