ASPRI: “Non mi sono piaciute le dichiarazioni di Mourinho”; MAIDA: “La situazione finanziaria è delicata”

La rubrica di Romanews.eu “Senti chi parla… alle radio” è lo spazio quotidiano in cui potete leggere i commenti sul mondo Roma di speaker e opinionisti protagonisti dell’etere romano raccolti dalla nostra Redazione.
Aspri a Radio Radio Mattino: “Le dichiarazioni di Mourinho in conferenza stampa vanno prese con il distacco giusto per poterle giudicare, sono parole “alla Mourinho”. A me non sono piaciute per niente, perchè fai capire che con quello che ti danno i Friedkin non riesci mai a fare di più. La Roma non è il Real Madrid o il Bayern Monaco. Mourinho ci ricorda che poteva andare via ed è sconfortante. E’ molto bravo in tante cose, ha un passato fantastico, ma è molto bravo anche nella parte scenografica. E’ unico, ad esempio quando passa il quarto uomo davanti alla panchina, sono cose che rientrano nel “personaggio Mourinho”. Sulla panchina hai un tecnico super, però alla fine ti ha detto che a dicembre poteva andare via e questo ha portato sicuramente dubbi e tentennamenti a Trigoria. La Roma non è la sagra dei dilettanti, ma è una buona squadra. Mourinho ci ricorda poi che la Roma è ancora lì su, ma questo lo vediamo da soli. La Roma con questi giocatori doveva starci già in lotta per il quarto posto. Io penso che Mourinho può dare quel quid in più, cioè l’idea che permetta alla squadra di esaltare qualche situazione che certe volte, in alcuni momenti di difficoltà, non riesce a fare. Mi domando: da un tecnico così importante cosa si chiede? Senza fairplay e semafori rossi cosa chiediamo? Di gestire i big, i vincenti? Non penso che sia così complicato allenare Messi o Mbappe. Non puoi avere 11 fenomeni, un minimo dovrai lavorare. Io non voglio andare contro Mourinho ma difendere il telaio tecnico della Roma, che secondo me non è scarso ma potrebbe essere esaltato meglio. A livello tattico mi chiedo: cosa si è inventato Mourinho?”
Maida a Radio Radio Mattino: “Solbakken? A me sembra che abbia raccontato quello che si era intuito, cioè che non era un giocatore che Mourinho aveva chiesto o che riteneva necessario per rinforzare la squadra. Ha detto una cosa cruda ma reale: ha giocato solo a Bodo in vita sua, questo è un fatto che non voleva essere offensivo. Mourinho è uno che prende Dybala, lo chiama al telefono e gli dice “ti faccio vincere la Champions”, questo fa Mourinho. Quando i Friedkin dicono che in tre anni la Roma vince lo scudetto, ci credono. Poi però succede che si tornano alle regole stringenti della Uefa e la Roma va sott’acqua perchè ha le perdite record della sua storia. La società, se fosse in qualsiasi altro ambito finanziario, rischierebbe il fallimento: la situazione è veramente delicata. Mourinho ci fa capire che se può lui a giugno se ne va, perchè non si ritrova più in questo progetto.”