Aquilani e il suo futuro: ** in settimana la verità
Intreccio Aquilani. A lanciare l’allarme è ledizione odierna del quotidiano torinese, storicamente vicino alla Juventus, Tuttosport. «Aquilani può rompere», il titolo che hanno letto stamattina i piemontesi in viaggio verso la Liguria per una giornata di mare. Allinterno del giornale, poi, si scende nei dettagli e si parla di un Aquilani voglioso di fare chiarezza sul futuro con la sua Roma. «A metà della prossima settimana il suo entourage (di Aquilani, ndr) incontrerà Daniele Pradè, ds giallorosso, e Luciano Spalletti, per ottenere precise garanzie sul futuro. Tecniche innanzitutto, ma pure economiche. Altrimenti lipotesi divorzio, che già oggi aleggia, prenderà decisamente quota». L’incontro ci sarà ed è stato già fissato sul calendario. Le parti si vedranno, si siederanno intorno ad un tavolino. Inizialmente sarà solo il papà di Alberto a discutere con la dirigenza della Roma; dopo gli Europei, invece, potrebbe entrare in scena anche Zavaglia, procuratore del giovane.
Non ci sarà spazio per imporre “ricatti” o per dettare condizioni. Anche perché Rosella Sensi ripete da tempo che, fino a quando la sua famiglia rimarrà al timone della Roma, Totti, De Rossi e Aquilani non lasceranno Trigoria. Alberto, dal canto suo, fa eco al coro dellamministratore delegato. «Sono romano e romanista e ho sempre detto di voler restare in giallorosso», le sue parole. Il problema? Si anniderebbe nellatteggiamento particolare riservato, dalle parti di Villa Pacelli, al giocatore, che si sente quasi trascurato. Una situazione scomoda, secondo quanto trapelerebbe dallentourage del centrocampista di Montesacro, il quale ha in essere un contratto con la Roma firmato il 31 marzo del 2005, che prevede un ingaggio a salire dai 600mila euro netti allanno programmati per la prima stagione, la 2005/2006, al milione netto in agenda per lannata 2009/2010, ultimo periodo compreso dallaccordo (leggi il contratto). Poco, forse, per essere un ragazzo considerato «in prospettiva il più forte centrocampista d’Europa e forse del mondo», da Buffon, il miglior portiere del Pianeta. Non a caso la Juventus non esiterebbe un minuto, se gli si presentasse loccasione di portare Alberto a Torino. Ma lui non vuole. Ambisce a diventare un punto di riferimento nella squadra per la quale tifa sin da piccolo. Quale diverrebbe se mai si trasferisse al Real Madrid, allInter, o allArsenal che lo cerca da dieci anni. Anche se, come detto, la Juve rimane in pole position. Tutti club disposti a fare carte false pur di averlo tra le proprie fila. Sebbene Alberto rimanga un gran professionista. E come tale ha bisogno di garanzie, ora che tutti i malanni fisici sono fortunatamente alle spalle. «A 24 anni devo capire bene con la società quale sarà il mio futuro. E in quell’occasione dovrà essere presente pure Spalletti per capire alcune cose. Spero non ci siano problemi per il rinnovo, ma i contratti, si sa, si fanno sempre in due», il chiarimento del centrocampista. Non pretende gli stipendi di Francesco Totti o di Daniele De Rossi, gli sarebbe sufficiente arrivare al tetto ingaggi giallorosso, vale a dire ai famigerati due milioni e mezzo più i premi, guadagnati, ad esempio, da Mexes. E non disdegnerebbe tuttavia, Aquilani, un maggiore spazio in mezzo al campo. Non una maglia da titolare, sia ben chiaro, ma quasi. Luciano Spalletti, telefonandogli, ha voluto tranquillizzarlo. «Alberto ha fatto dei discorsi corretti, lui vuole avere la possibilità di confrontarsi. Ha passato dei momenti difficili, specialmente per gli infortuni, ma ha saputo gestirli al meglio. E in campo è stato capace, con Perrotta, di scambiarsi il ruolo di trequartista dando sempre il meglio». Per qualche tempo, comunque, Alberto penserà (quasi) esclusivamente allavventura europea. Cè tempo per un giovane, si dice. Meno di quanto si pensi, però.
Benedetto Saccà