Appunti dal campo di Angelo Mangiante: ´Spalletti aveva già**vinto il derby a Trigoria…´
Sguardo fisso sul terreno. Occhi spiritati e poche indicazioni. Come se il derby fosse giocato attraverso immagini memorizzate nella testa da giorni. Così, in campo, Spalletti ha vissuto Roma-Lazio.DERBY VINTO A TRIGORIA – Il derby lallenatore lo ha giocato e vinto in settimana a Trigoria. Quando ha capito che Taddei non avrebbe recuperato. E allora nei tre giorni che hanno preceduto la partita ha sempre provato Julio Baptista come trequartista dietro agli attaccanti. E stata la mossa vincente. Uno schema, quello con Totti che cerca il colpo di testa di Baptista nellinserimento sul primo palo, ripetuto spesso nella lunga vigilia della partita. Anche il rombo a centrocampo era stato provato con regolarità nella preparazioni tattica che serviva a fronteggiare il 4-3-3 di Delio Rossi. Perrotta e Brighi avevano ricoperto per tutta la settimana la posizione già occupata con successo contro il Chelsea.IL ROMBO – Il derby non ha entusiasmato sul piano del gioco, almeno come nella vittoria contro gli inglesi in Champions. Ma lassetto tattico, con il trequartista e il rombo a centrocampo, segna il cambiamento ormai definitivo del modulo spallettiano. Senza esterni di ruolo non si può tornare indietro. Spalletti ora sa che Baptista dietro le punte può estrarre i colpi migliori. Il ritorno di Aquilani e Pizarro – assenti nel derby – non può che arricchire le scelte in base agli avversari. Baptista può giocare anche in attacco a fianco di Totti. Una coppia che può intendersi a meraviglia sul piano tecnico contro le difese più chiuse.SCOSSA VUCINIC – Chi deve scuotersi è Vucinic. Finora nullo in campionato. Nel derby è uscito dal letargo con un solo colpo di testa. Contro la Lazio ha fatto spazientire i tifosi. I numeri parlano chiaro. Se lattacco segna poco è perché Vucinic in campionato ha realizzato finora una sola rete, Taddei e Menez nessuna. Baptista e Totti, fermati ad intermittenza per problemi fisici, sono a quota due. Perrotta è fermo a un solo gol. Nel campionato in totale Vucinic, Taddei, Baptista, Totti, Menez e Perrotta, tutti insieme, hanno segnato 6 gol. Meno del solo Zarate (7 reti).MERCATO DELUDENTE – Con la sola eccezione di Baptista. la campagna acquisti finora si è rivelata deludente. Menez è un oggetto misterioso. Non parla ancora una parola in italiano. Finora si è divorato due reti da Mai dire Gol. Contro il Napoli allesordio e nel derby solo davanti a Carrizo. Per ora si fa notare solo per le cuffiette dorate con cui ascolta sempre la musica. Ma se si integrasse di più con i compagni e con Spalletti forse non continuerebbe a fallire lappuntamento con il gol. Bocciato anche Riise. Il norvegese e Cicinho, insieme, hanno affossato la difesa della Roma. Se Panucci, Cassetti e Tonetto staranno bene, il campo Riise e Cicinho da ora in poi lo vedranno poco. Utilizzarli per scambi con altri giocatori è molto più che unidea per i dirigenti della Roma. Già da gennaio.CARATTERE – Il derby ha confermato il temperamento di alcuni giocatori. Ammirare Brighi pressare per tutti i 90 minuti è stato uno spettacolo. Osservare De Rossi e Doni in campo, pur menomati da un tutore al polso e da cinque punti di sutura, è stato commovente. Alla fine è stato Baptista leroe della serata, ma il suo gol sarebbe stato vano senza le prodezze di Doni. Il portiere brasiliano ha dato lennesima risposta alla superficialità e alla leggerezza di alcune critiche nei suoi confronti. Ha stretto i denti dallinizio della stagione sottoponendosi a iniezioni antidolorifiche e poi ricorrendo allormone della crescita. Nel derby, pur di non chiamarsi fuori, è stato più forte del colpo alla testa subito a Bologna e dei successivi punti di sutura. Stavolta i tre punti gli sono arrivati dal campo. Tre anni fa aveva esordito nel derby. Tre anni dopo ha confermato che da allora di strada ne ha fatta tanta. Dimostrandosi un portiere di grande classe, con un attaccamento alla squadra che rimarrà nella lunga storia dei derby.
Angelo Mangiante(Sky Sport)