• Appunti dal Campo di **Angelo Mangiante: ROMA-INTER

    20/10/2008 - 0:00

     
    Roma-Inter è stata la sintesi di questa prima parte della stagione giallorossa. La maniera peggiore per preparare la trasferta di Londra.
     
    Il campo si è rivelato specchio fedele dei valori tecnici. La seconda peggiore difesa del campionato si è trovata a giocare con una coppia di centrali improvvisata (Loria-Juan) e due ali (Cicinho e Riise) travestiti da terzini. Troppo facile per un concentrato di talento e furbizia come Ibrahimovich.
     
    Aveva chiesto determinazione Spalletti alla vigilia di Roma-Inter. Aveva caricato giocatori e ambiente come non si vedeva da tempo a Roma. L’intento era di dare la carica a una squadra che soprattutto in difesa era in emergenza.
     
    Indicazioni che Cicinho ha evidentemente lasciato negli spogliatoi per lasciare in  gioco con una leggerezza imperdonabile un tipo come Ibra. Dopo 5’ c’era già un chiaro segnale negativo in una serata che la Roma ha almeno cercato di raddrizzare prima del crollo pesantissimo.
     
    Spalletti ha provato nel primo tempo a far muovere la squadra intorno a Totti. Ha chiesto spesso a Perrotta di buttarsi sulle sue sponde. Ha sollecitato Vucinic a cercare il dai e vai con il Capitano. Vucinic avrebbe dovuto tenere a freno le incursioni di Maicon. La sola presenza su quella fascia del montenegrino serviva, sulla carta, a  bloccare il brasiliano. In realtà Maicon è sceso alla velocità di un Eurostar, padrone dall’inizio alla fine di tutta la fascia.  
     
    Spalletti ha urlato anche a Cicinho e Riiise di difendere più stretti. Lo scopo era di evitare di farsi sorprendere sempre dai tagli di due esterni offensivi come Quaresma e Obinna, i quali si inserivano troppo comodamente sulle magie di Ibrahimovich.
     
    Nei primi 45’, almeno a tratti, si è vista la Roma che si accende intorno a Totti. Ma quando in avvio del secondo tempo il ritardo a chiudere dei centrali Loria-Juan ha dato il via libera al secondo atto dell’Ibra Show, la partita è finita lì.
     
    Lo sconforto di Spalletti è stato talmente evidente che nel finale ha pensato solo ai cambi per risparmiare Totti, Taddei e Perrotta per la sfida di champions.
     
    Tra Inter e Chelsea si rischia di prolungare il tunnel nero senza più fine. A Stamford Bridge i Blues non perdono da 86 partite. Una macchina perfetta che guida la Premier. Permettendosi di  rifilare 5 gol al Middlesbrough senza sette titolari.
     
    Scolari ha recentemente incontrato Spalletti in un  Forum a Nyon tra allenatori. Il brasiliano, ex campione del mondo con la selecao, ha elogiato pubblicamente Spalletti come uno dei più bravi allenatori in Europa e ha citato la Roma come una delle squadre più spettacolari della champions. E’ passato solo un mese e mezzo da quel meeting. Non può essersi dissolto tutto in poche settimane.
     
    ANGELO MANGIANTE (Sky Sport) 

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