And the Oscar goes to… Na na Nainggoland
EDITORIALE – Mentre Los Angeles si prepara ad ospitare la cerimonia di premiazione degli Oscar del cinema 2017, la Scala del calcio italiano si inchina alla grandezza di un centrocampista di levatura mondiale. L’Oscar della notte di San Siro va all’uomo dalla creste alte, colorate, ricamate. L’uomo che quando sforna i due ricami che hanno steso l’Inter fa ricordare l’unico che nella storia della Roma ha steso i nerazzurri a casa loro con una doppietta da fuori area. E già, proprio lui, Nainggolan che fa il Totti che sorprese i meneghini 12 anni fa con 2 gol che ancora oggi si fanno vedere nelle scuole calcio. Quel Nainggolan plasmato sapientemente da Spalletti nel Perrotta 2.0.
E le nomination per il Ninja non sono soltanto per il miglior gol e per la miglior doppietta. E’ candidato al ruolo di miglior protagonista, attore non protagonista, miglior scenografia e miglior colonna sonora. L’”animale”, come lo chiama Spalletti, ha sbancato il Meazza e sta trascinando questa Roma orami da inizio 2017. Agli invidiosi che già bisbigliano che questo Nainggolan è diventato un lusso per la Roma, lasciamo rispondere i fatti. Totti e De Rossi hanno già detto no ai milioni di club blasonati per rimanere sotto il Cupolone. E Nainggolan li ha già rifiutati la scorsa estate. Non è romano e romanista. Va bene. Ma questa Roma che ha portato a casa lo sfida stadio in questo momento dà un messaggio importante a tutta la Serie A e all’Europa. Un segnale di potenza, di presenza, di futuro.
Giulia Spiniello
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