All’Olimpico si decide la qualificazione, Schmidt ci prova con il ‘gegenpressing’

Redazione RN
04/11/2015 - 12:09

ROMA-BAYER LEVERKUSEN, L’ALTRA PANCHINA – Ormai la Roma lo ha capito, il Bayer Leverkusen di Roger Schmidt è una squadra da non sottovalutare, neanche per un minuto. All’andata in sessanta secondi di black out giallorosso, i tedeschi hanno rimesso in piedi una partita che stava scivolando lentamente verso i titoli di coda e che avrebbe regalato agli uomini di Garcia una qualificazione quasi certa. Tutta colpa del ‘gegenpressing‘, che ha consacrato Schmidt come uno dei migliori tecnici di Germania. Il ‘gegenpressing‘ non è altro che un pressing alto, iper offensivo, che viene attuato subito dopo aver perso il pallone. Il tecnico del Bayer non è l’inventore di questa tattica di gioco, ma forse è quello che meglio di chiunque altro è riuscito ad imprimerla nel Dna delle proprie squadre.

COME IL BORUSSIA DI KLOPP – Il ‘gegenpressing‘ è non è soltanto il marchio di fabbrica del Bayer Leverkusen, ma ha caratterizzato anche il gioco del Borussia Dortmund di Klopp e, a tratti, quello del Bayern di Guardiola. Alla BayAreana però il concetto di pressing offensivo è stato estremizzato, e ha dato vita ad un gioco fatto di ritmi estenuanti, tagli nella metà campo avversaria e un possesso palla continuo.

ALL’OLIMPICO PER LA QUALIFICAZIONE – Le ‘Aspirine’ arrivano a Roma con due risultati utili su tre, ma Shmidt cercherà di tornare a casa con tre punti e la qualificazione in tasca. Per farlo il tedesco punterà su Bellarabi, Calhanoglu e Hernandez, che nel match di andata ha già punito i giallorossi. Per conquistare i tre punti Garcia dovrà puntare sulla velocità di Gervinho e Salah per punire una difesa che non sempre si rivela impeccabile.

 

Emanuele Zotti

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