4 Febbraio 2023

Aldo Agroppi: “Spalletti un ‘prete’ che voleva spiegare a Totti come si gioca”

L'ex allenatore della Fiorentina si racconta in una intervista a Repubblica a trent'anni dalla sua ultima panchina

L’ex allenatore della Fiorentina, Aldo Agroppi, si racconta in una intervista a Repubblica a trent’anni dalla sua ultima panchina: “La vita del mister è bella se vinci, ma se perdi diventa tutto difficile. Provo a reagire, ma il mio è un male [la depressione, ndr] che non si può guarire. Il mondo del pallone non mi ha aiutato. I calciatori, nella maggior parte dei casi, sono ignoranti e analfabeti. Spesso, invece di darti una mano, formano una cricca per metterti in difficoltà. Avevo la polizia sotto casa, mia moglie non poteva andare a fare la spesa e i miei figli a scuola. Ma nella mia vita ho sempre fatto la guerra ai servi e ai leccaculo. E non ho rimpianti”.  

Il calcio in questi tren’anni è cambiato.
“In peggio, però. C’è poca qualità, i procuratori comandano e gli allenatori fanno i fenomeni. Vanno in panchina con la cartella, il computer, hanno staff di quindici persone, hanno pure lo psicologo. Altro che psicologo, per certi allenatori ci vorrebbe lo psichiatra. Ho sempre pensato che un allenatore può incidere al 20 per cento, il resto lo fanno la società e i giocatori. E’ per questo che il prete vince”.

Il prete?
“Sì, io Spalletti lo chiamo così perché parla sottovoce. È un allenatore di esperienza, ma può contare su una squadra di qualità e un presidente che è sempre presente. Ci sono le condizioni giuste per vincere. Però…”.

Però?
“Ogni tanto mi torna in mente un episodio, se vuole glielo racconto”.

Prego.
“Spalletti allenava la Roma, non faceva giocare Totti e il pubblico lo contestava. Ricordo che in una partita, a tre minuti dalla fine, fece cenno al suo secondo di chiamare un giocatore dal riscaldamento. Il suo secondo è un bravo ragazzo, ma ha fatto una carriera da calciatore modesta. Si alza dalla panchina con in mano un bloccone di duecento pagine, e va a chiamare Totti. Si avvicina, apre il blocco e gli spiega i movimenti. Ora io dico, sei davanti a Totti, uno che ha giocato più di te, che è stato in Nazionale, e che è uno dei più forti giocatori italiani e gli devi spiegare cosa fare? Lo trovo offensivo. Ma questo è il calcio di oggi, devi far vedere che sei organizzato, che hai tutto sotto controllo. Il calcio oggi è una roba da ridere”.

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8 commenti

  1. elconde ha detto:

    Uno dei commenti più belli mai visti nella storia del calcio, magnifico Agroppi! Ha solo dimenticato di dire che Spalletti è un allenatore mediocre

    • Giobar ha detto:

      Mi fai pena tu,mi fa schifo Agroppi, commisero il Totti attuale che starebbe bene in questa ASRoma americana dalle ambizioni fumose.

  2. W AGROPPI! ha detto:

    Bravo Agroppi!

  3. netzer ha detto:

    il “prete” su Spalletti equivale a ben altra parola che il “leone di piombino”, Aldo Agroppi, userebbe se fosse sicuro che venisse riportato testuale sule interviste.

  4. guidone ha detto:

    Mi sei piaciuto Agroppi!! io non sono nessuno, ma quando vedo quelli che spiegano che ne so, a Matic e Dybala come muoversi, penso la stessa cosa che hai detto 🙂

  5. ADAMAS-ALESSANDRO ha detto:

    Abbasso spalletti W IL CAPITANO !

  6. Eretico ha detto:

    Agroppi, una delle poche menti libere e indipendenti del calcio. Infatti non lo invita nessuno nelle TV dei lecconi. Perché hanno paura di uno che dice quello che pensa, con competenza e onestà intellettuale.

  7. MARCO TRIONFALE ha detto:

    Magari giocassimo come la squadra del prete. Nessuno peggio di noi in serie A