• Al Barbera si impone la mentalità vincente, ma il Palermo spiana la strada ai giallorossi

    Redazione RN
    05/10/2015 - 12:40

    PALERMO-ROMA, L’ANALISI TATTICA – Con un 4-2-3-1 di spallettiana memoria, con Pjanic a fare il Pizarro e Nainggolan a fare il De Rossi, la Roma vince una gara contraddittoria quanto fondamentale per il suo futuro sul mai facile, per i colori giallorossi,campo di Palermo; ma aldilà dei 3 punti e della mezz’ora iniziale, la gara di ieri ha ancora una volta evidenziato come la mentalità vincente nel calcio faccia da sempre la differenza, e come la Roma storicamente dimostri spesso come non bisogna essere per potere raggiungere successi; una gara dominata e chiusa in 30 minuti, rimessa in bilico per un atteggiamento che anziché infierire sull’avversario morto e alle corde, è via via confluito in un accademico possesso palla sterile lezioso e stucchevole, quasi a compiacersi; ed è proprio l’errore di atteggiamento dei giallorossi l’aspetto più evidente da rimarcare della gara, che di tattico ha avuto troppo poco; colpa di un Palermo che sceglie, anziché in fare guardingo, di scalare molto in alto accettando i rischi di farsi attaccare sulla profondità dalla velocità di Salah e Gervinho; con i giallorossi che da subito con un palleggio opportuno ed efficace trovano tutte le linee di passaggio per mettere in condizione di rifinitura o di correre verso la porta di Sorrentino agli attaccanti; le uniche difficoltà per la Roma nascono da Vazquez che porta palla nei corridoi liberando il taglio dell attaccante centrale che si porta via Manolas; ma Il Palermo è una squadra prigioniera delle sue paure, delle sue difficoltà di trovare certezze in un possesso palla che non esiste perché la squadra gioca più sull aspetto del recupero palla che della gestione della stessa; ma se, come accade, la Roma trova linee di passaggio perfette specie tra le linee,ecco che il correre a vuoto dei rosanero diventa letale. Nel secondo tempo Florenzi e Falque si scambiano di fascia, ma l’atteggiamento sopra descritto da parte dei giallorossi rianima una gara e un avversario fuori dalla partita; Garcia conclude la gara con 6 difensori in campo, dove Emerson e Gyomber si posizionano esterni alti nei 4 di centrocampo.

    I 90 MINUTI DEI GIALLOROSSI

    SCZCESNY: per un ora è svagato,a spasso per l area,e viene anche salvato dalla traversa ; ma nel secondo tempo torna decisivo,respingendo d’ istinto il colpo di testa di Gilardino e intercettando tutte le pericolosissime traiettorie aeree nel serrate finale dei rosanero

    TOROSIDIS: nei primi minuti di gara si alza per prendere Lazaar alto, ma nel corridoio che si apre alle sue spalle dove si infila o il trequartista avversario o la punta centrale i giallorossi soffrono qualche incursione di troppo; sostanzialmente non spinge, mantenendo posizione e cercando di non lasciare mai in inferiorità numerica la linea difensiva, che in certi frangenti subisce l attacco allo spazio da parte di 4 o 5 avversari contemporaneamente;

    MANOLAS: i due attaccanti rosanero lo cercano spesso per farsi marcare sul taglio e permettere l’attacco alla zona presidiata da De Rossi nella speranza di sfruttare la sua non eccelsa velocità; nel complesso comunque riesce ad avere un intesa con Daniele che si adegua molto ai suoi movimenti; in pratica uno marca (il greco) e l’altro copre;

    DE ROSSI: detto sopra degli automatismi raggiunti con Manolas, è importante valutare la prestazione nei momenti di forcing avversario, laddove di fronte a una certa prevedibilità degli avversari riesce molto bene ad anticipare la lettura delle situazioni com efficacia; le difficoltà nascono quando deve intervenire da difensore puro, con poco peso nella marcatura, e il tutto ancor più acuito quando viene lasciato da solo in campo aperto, come in occasione del gol di Gilardino; per il resto non deve neanche disimpegnarsi più di tanto vista la regia continua di Pjanic;

    DIGNE: spinta costante e fase difensiva precisa e attenta, dalla sua parte i pericoli sono minimi; nonostante Falque davanti a lui pecchi di brillantezza, riesce a non andare mai in difficoltà sulla corsia di sinistra;

    NAINGGOLAN: mediano di rottura,ma con licenza di accompagnamento alla azione, in certi momenti della gara patisce la superiorità numerica che i 3 centrocampisti rosanero hanno in mezzo al campo, correndo un po’ a vuoto; fermo restando che il suo movimento dietro alle linee quando Pjanic è in possesso di palla apre linee di passaggio e spazi decisivi che consentono il triplo vantaggio acquisito dalla squadra nel primo tempo;

    PJANIC: i suoi primi 3 minuti di gara sono un occupare il campo nei 100 metri centrali, è il primo a impostare e a venire a prendere palla dai centrali difensivi e a chiudere il dai e vai che sblocca subito la gara; il suo primo tempo è una meraviglia tecnica di tocchi e giocate con una disinvoltura, scioltezza e padronanza dei gesti incantevole, e quando si tratta di giocare di fioretto il bosniaco si trova a suo agio; nel secondo tempo il suo calcio diventa lezioso e accademico per larghi tratti, tanto che non capisce che la gara è cambiata,e gli vengono a mancare quelle giocate”cattive” e ficcanti che avrebbe regalato un meritato punteggio largo alla squadra e non rianimato un avversario morto;

    FLORENZI: assist, gol, spinta e fase difensiva perfetti; per lui qualsiasi catena avversaria tenti di metterlo in mezzo è un piacere accettare la sfida e riuscire a superare indenne la difficoltà; dopo la difficoltà iniziale sopra descritta per Torosidis ci pensa Alessandro ad andare in soccorso risolvendo la problematica;

    SALAH: luci ed ombre, con la sostituzione che arriva forse nel momento in cui era riuscito a prendere le misure al pressing avversario portando a spasso i drappelli sparuti rosanero; gioca da seconda punta, che rimane il ruolo dove, al momento, riesce ad esprimersi meglio e più dentro al gioco; entra nel secondo gol;

    FALQUE: riceve sempre di spalle e così riescono a tenerlo gli avversari,in una gara poco brillante rispetto al suo avvio di stagione attuale; quando viene a giocare dentro al campo è troppo lineare, mentre sull’esterno la mancanza di un riferimento in area gli toglie qualche idea offensiva di troppo:

    GERVINHO: se la Roma torna con 3 punti da Palermo lo deve ai suoi 2 gol, decisivi nei momenti della gara, con il primo che scava il divario più importante della gara e il secondo che toglie preoccupazioni inaspettate; i 2 gol sono capolavori di tecnica, con il primo che solo lui può compiere; occupa principalmente la posizione di centravanti, non disdegnano le corsie esterne quando deve trovare la posizione per ricevere il primo passaggio dopo la transizione, situazione che si esplica eloquentemente nel suo primo gol;

    EMERSON: chiude la corsia in assistenza a Digne non disdegnando sortite interessanti;

    UCAN: i primi due palloni che gioca sono approssimativi,ma ben presto la sua classe prende il sopravvento, gestendo rifiniture e palleggio in mezzo al campo con personalità, dando alla squadra quello di cui ha bisogno in quel momento in fase offensiva;

    GYOMBER: esterno alto di centrocampo per legittimare il risultato.

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    1. Ha ragione Garcia la difesa prende troppi gol soprattutto da squadre di livello basso come il Carpi, il Palermo e la Samp. Questo è dato dal fatto di non avere ancora la difesa al completo poichè:
      -De Rossi è un centrale adattato e non ha nè la velocità nè la pratica del difensore centrale (ricordiamo la rete di Borriello?).
      – Florenzi a terzino è sprecatissimo. Alessandro è un signor esterno di centrocampo e un signor esterno alto. Quindi meditiamo.

      1. Non credo di poter essere d’accordo con la tua analisi. De Rossi in difesa effettivamente sta facendo disastri col fido Manolas che di testa non ne prende una…ma dubito che gli assenti possano risolvere granché….i centrali (forti) avresti dovuto comprarli (magari insieme ad un terzino e ad un sostituto di Dzeko.

        1. Avete mai giocato al calcio? Puoi essere il difensore più bravo del mondo, ma se sei preso in mezzo da due punte non ne prendi una. Perché Manolas con Castan o Astori o Mapou andava bene? Basta uno che ti copre. Così come Nainggolan se gioca in inferiorità numerica tre contro quattro soffre, basta che corri un pò di meno e giri a vuoto. Ecco il compito dell’allenatore, sopperire alle difficoltà. Basta aver giocato al calcio o aver allenato un pò per capire queste cose. Ma se fai giocare calciatori fuori ruolo difficile giocare sempre bene. Per questo motivo dare un gioco ad una squadra e poi chiunque entra in uno schema sa quello che deve fare. Ma Garcia vuol fare l’inventore.

        2. Non so se ho capito il tuo messaggio. A me De Rossi non piace più granché, meno che mai in difesa. Manolas credevo meglio…in particolare di testa concediamo occasioni a chiunque. Castan era discreto (ma Benatia vicino aiuta…) oggi è un incognita. Rüdiger non mi sembra un fulmine di guerra: insomma in difesa andava fatto di meglio in sede di mercato.

    2. Mentalità vincente? Se ce una cosa che la Roma non ha prorpio, nemmeno per sbaglio, è una mentalità vincente…Qui si rischia di pareggiare anche partite in cui sei tre a zero dopo 15 minuti! Difesa (fase difensiva), al solito, decisamente approssimativa. Di testa in difesa non ne prendiamo una…A parte De Rossi (stendiamo un velo pietoso sul gol), Manolas non vince un contrasto aereo…

    3. La difesa debole non va ascritta a colpe specifiche di Garcia. Non si capisce infatti perchè la società ha venduto Yanga-Mbiwa (peraltro a poco) e lasciato andare Astori (adesso punto fermo della Fiorentica capolista ….) per trovarci adesso con un Rudiger (ben pagato e già mezzo rotto, oltre che scarso), Gyomber (chi è?) , Castan malato immaginario, o un De Rossi adattato (che ha già sulla coscienza diversi goal subiti). Tra l’altro i due ceduti , oltre che assolutamente non inferiori ai neo acquisti, potevano vantare anche un affiatamento con Manolas già acquisito. Purtroppo le politiche societarie e di Sabatini in particolare si sono rivelate nuovamente sbagliate e fallimentari , sia quest’estate che lo scorso gennaio (vogliamo parlare di Doumbia, o di Iturbe in precedenza, ecc. …) . Garcia ha fatto degli sbagli, ma quelli della società e di Sabatini sono colossali e sotto gli occhi di tutti, e sono costati fior di milioni e rischiano ancora di costarci scudetto e prosieguo in Champions.

      1. Non credi che garcia abbia avvallato le vendite? Pare che con Bastos, Gervinho, Digne si sia fatto sentire…Ma se porti Castan in panchina vuol dire che non è malato, se fai entrare Gyomber segno che può giocare, ma se mette Nainggolan regista, ddr (ahimè) difensore, Florenzi terzino, Gyomber a centrocampo vuol dire che ha un pò di confusione negli schemi, a meno che non schiera la squadra a mosaico per disorientare gli avversari.

        1. Non ho detto che Garcia è esente da colpe, il suo fardello ce l’ha anche lui. Però per quanto riguarda gli acquisti, a parte un paio di nomi richiesti specificamente da Garcia (Gervinho a suo tempo, Digne adesso) per il resto mi sembra che la palla in mano ce l’abbia solo Sabatini, con l’avallo di Pallotta e/o la restante dirigenza. Tant’è vero che spesso giocatori acquistati , ed anche ben pagati, giocano poco o niente (Spolli l’anno scorso, Ucan, Paredes, Sanabria, ecc.). Non credo che Garcia sia masochista, che prima fa acquistare i giocatori e poi non li fa mai giocare. Si tratta evidentemente di acquisti sicuramente non avallati da lui. Stessa cosa per le cessioni, dubito che Mapou, che l’anno prima aveva voluto, sia stato ceduto su indicazione di Garcia ….. Comunque ormai la rosa è questa e ce la teniamo, con le relative inadeguatezze in alcuni ruoli. la cosa importante che deve fare Garcia (speriamo) è far giocare i suoi uomini nel loro ruolo naturale, ovvero quello in cui rendono meglio, senza forzature. Florenzi ad es deve giocare da centrocampo in avanti. Come si è visto, con un terzino vero dietro, anche se non è un campione (Torosodis) le cose sulla corsia destra sono andate benissimo. Sulla sinistra Digne fa il suo, e serve maggiore aiuto va bene Iago a supporto. Torisidis comunque in grecia faceva anche il centrale (e l’ha fatto talvolta anche nella Roma all’inizio). Perchè non provarlo ? E’ abbastanza veloce, discreto su tutti e due i piedi e di testa, potrebbe essere un buon complemento a Manolas, sicuramente con un possibile migliore affiatamento (se non altro per la lingua. Sperando però che come terzino Maicon torni abile ……

      2. Astori ha il record mondiale di gol regalati agli avversari. Yanga-Mbiwa è del livello dei centrali che già abbiamo.

    4. Ciao a tutti…..astori è andato via perche avete fatto un azione mediatica con la società per mandarlo via….dicevate tutti che era una pippa……mapou l 80 per 100 diceva che aveva due piedi di legno e che era scarso…..doumbia solo in champions ha fatto più goal di tutto l attacco della Roma…..ho sentito gente che attaccava dzeko…..diventerà una pippa pure salah…..scommetto che per voi l importante siano i record…..e dite che LA SQUADRA NON HA MENTALITÀ???? I PEGGIORI TIFOSI DEL MONDO….mai vista monnezza così!!!! Forza Roma!!!!!

    5. Ha perfettamente RAGIONE Balbo2. Se continuate a seguire le radio romane non andrete da nessuna parte. Pensate con la vostra testa perchè altrimenti siete e sarete i peggiori tifosi della nostra Roma.
      FORZA ROMA SEMPREEEE!

      1. Caro Sergio ti ringrazio del supporto ma io non ho ragione…..io guardo sempre in faccia la realtà……io non vado per partito preso a difendere tutti…..io non mi rifaccio alle mie conoscenze calcistiche io mi rifaccio al campo alle statistiche ai dati di fatto…..a qualcuno je rode che uno sostiene la Roma anche quando perde….e questo me conforta…..perché so proprio quelli i veri laziali…..perché chi non sostiene la Roma sempre non conosce la sua storia e non sa quanto è grande e speciale il tifo per questa grande squadra!!!! Forza Roma!!!! Ciao Sergio

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