Ag. Mexes: ´A fine anno valuteremo il futuro di Philippe´

19/05/2009 - 0:00

 
L’intervista rilasciata dall’agente di Philippe Mexes, Olivier Jouanneaux , a calciomercato.it.
 
Alcuni media italiani parlano oggi di accordo imminente per il passaggio di Philippe al Milan. Cosa può dirci a riguardo?”Non c’è nulla, non c’è stato nessun contatto con i rossoneri. Sono mesi che escono queste voci sul Milan, ma in realtà non è mai successo nulla. C’è poco altro da aggiungere”.Immagino dunque che anche le indiscrezioni di un mese fa sulla Juventus siano solo rumors?”Per il momento non c’è nulla con nessuna società. Ogni discorso deve passare prima attraverso la Roma. Le società di un certo livello non è che chiamano prima il procuratore di un giocatore se sono interessate allo stesso”.Ma quale sarà il futuro di Mexes a fine stagione?”Adesso pensiamo solo al campionato. A fine stagione ci vedremo con la società e valuteremo cosa è meglio fare, sia per la Roma, sia per il ragazzo. Per ora non ci sono novità, lui deve concentrarsi sulla fine del campionato e non su altre cose”.E con la Roma ci sono stati incontri di recente?”Con la Roma i rapporti sono sempre gli stessi, non c’è bisogno di avere un appuntamento specifico. Con la società è tutto tranquillo e il dialogo è permanente. I giocatori si devono concentrare sul campionato per salvare quello che c’è da salvare, il mercato si farà più avanti”.Molti addetti ai lavori legano il possibile addio di Mexes alla mancata qualificazione ad una competizione europea (Champions o Uefa che sia), ma i tifosi sembrano non gradire molto questa ipotesi. Nei giorni scorsi a Trigoria è stato esposto uno striscione “Mexes non si tocca”. Cosa ne pensa?”Ho visto quello striscione. Da un lato fa piacere l’affetto dei tifosi per Philippe, dall’altro penso che sarebbe ingiusto colpevolizzare la società se lui, un giorno o l’altro, dovesse andare via. Che rimanga o vada via, le cose si faranno in due, di comune accordo. Dunque non bisogna prendersela con l’uno o con l’altro”.Quest’anno Mexes e la Roma in toto hanno collezionato molti cartellini rossi. Come si spiega questo nervosismo? Per Philippe può essere dipeso dalle voci sul suo futuro?”Per quanto riguarda Philippe, il nervosismo dipende solamente dalla consapevolezza di aver sbagliato stagione, le voci di mercato non c’entrano nulla. Ma al di là di Philppe, ritengo che il nervosismo della squadra possa dipendere anche da come è finita la scorsa stagione. La delusione è stata grande, soprattutto per come si è perso quello scudetto”.Si riferisce alle polemiche arbitrali?”Pensando al passato, mi viene in mente il famoso episodio del rigore di Iuliano su Ronaldo (stagione 1997/’98, ndr). L’Inter subì molto quel colpo e la stagione successiva fu molto negativa per i nerazzurri, nonostante i campioni in rosa. Secondo me, la situazione della Roma è più o meno la stessa. Non sta a me entrare nell’aspetto tecnico, ma sul piano psicologico, ritengo che il fatto di aver perso lo scudetto in quel modo sia una ferita ancora aperta. Se analizziamo le singole espulsioni, non sono mai falli da ultimo uomo o per entrate cattive, ma sono reazioni nervose e liti con gli avversari. Sono come delle trappole nelle quali i giocatori cadono per via del nervosismo. E’ un atteggiamento che si può capire, anche se non è affatto bello o giustificabile”.

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