Ag.Doni a Romanews: Sta benissimo qui, vuole rimanere
A Romanews.eu parla Mario Miele, procuratore del portiere brasiliano: Sta benissimo qui, vuole rimanere
Quando è arrivato a Trigoria, in pochi, davvero in pochi, avrebbero scommesso sulle sue qualità. Non è un portiere da Roma
si diceva. Oppure: E bravo con i piedi ma scarso tra i pali
E ancora: I portieri brasiliani non danno affidamento
, E poco reattivo…, Sembra un bambino cresciuto. Ne abbiamo sentite di cotte e di crude, insomma, sul suo conto. E se alcune critiche potevano essere motivate dal suo rendimento iniziale, tante altre apparivano come irremovibili oltre che ingiustificate prese di posizione.
Nel computo degli onori che merita oggi Alexander Marangon Doni bisogna mettere anche questo.
Bisogna mettere la sua straordinaria capacità di incassare con compostezza le critiche e gli scetticismi ricevuti nei mesi scorsi. Di rispondere sul campo a chi metteva in dubbio le sue doti. Di trasformare in frutti, e che frutti, il tanto lavoro svolto in questi due anni a Trigoria. La serata di Lione, del resto, è soltanto lultimo prezioso anello di una catena che il portiere brasiliano ha saputo cucire di partita in partita. Trovando sicurezza e continuità. Trovando costanza e, perché no, anche un pizzico di convinzione in più che lo ha portato ad essere oggi una delle principali certezze della squadra giallorossa.
Chi, tuttavia, ha sempre creduto nelle qualità di Doni è il suo procuratore Mario Miele. Con lui abbiamo cercato di analizzare il grande momento del paratutto giallorosso, dando uno sguardo anche al suo futuro.
Dalle critiche iniziali allo straordinario rendimento di oggi. Quella di Doni è sicuramente una bella favola.
“E stato un crescendo. E tutto lanno, infatti, che Doni sta giocando ad altissimi livelli e la partita di Lione è solo la conferma. Giocando sempre di più, ha raggiunto la forma migliore ed è cresciuto di partita in partita”.
Quanto ha contribuito in questa crescita lapporto del preparatore dei portieri Bonaiuti?
“Bonaiuti ha contribuito in maniera decisiva a farlo migliorare, anche perché per la prima volta ha potuto lavorare con un sistema di allenamento diverso da quello a cui era abituato. Oltre a questo poi, laffiatamento con i compagni, la conoscenza degli avversari e del calcio italiano hanno contribuito a far sì che il suo rendimento migliorasse tantissimo”.
Sulle qualità di Doni, però, lei ha sempre scommesso
“Lo conoscevo, avendo seguito per molto tempo in Brasile. Ero conscio delle sue possibilità”.
Ci pensa Doni alla nazionale?
“E uno dei suoi grandi obiettivi. Vediamo. Ci sono dei segnali positivi. A fine mese il Brasile farà due partite amichevoli e siamo in attesa di avere questa buona notizia. Meriterebbe almeno la convocazione”.
Parliamo un po del suo carattere
“E un ragazzo molto riservato, tutto dedito alla famiglia e al lavoro. Non è uno abituato ad esporsi. Ma in campo ha una grande personalità e la sa trasmettere ai compagni”.
Il contratto di Doni scadrà nel 2009, rimarrà giallorosso?
“Lui sta bene. Si trova benissimo sia con la squadra che con tutto lambiente. Anche la famiglia sta bene a Roma, quindi il suo obiettivo è di rimanere per molti anni”.
Lei è un profondo conoscitore del calcio brasiliano. Ci può dare qualche nome di giocatori emergenti su cui scommettere?
“Ce ne sono parecchi in questo momento. Due mesi fa cè stato il campionato sudamericano under 20, vinto proprio dal Brasile, e abbiamo potuto vedere diversi giocatori interessanti. Il più famoso è lattaccante Alexander dellInternational di Porto Alegre che ha già una quotazione astronomica. Poi cè Lucas centrocampista del Gremio e Luis Adriano un altro attaccante.
Il problema, però, è che appena questi talenti emergono in Brasile arrivano subito le squadre europee e soprattutto i club russi che hanno una grande forza economica. Li portano via molto giovani e in parte ne impediscono unulteriore crescita e una migliore maturazione”.