Addio vecchio Fair Play, ucciso dal virus. L’Uefa lancia il nuovo: spese senza sprechi

Alessandro Tagliaboschi
24/03/2021 - 7:48

Addio vecchio Fair Play, ucciso dal virus. L’Uefa lancia il nuovo: spese senza sprechi

UEFA FAIR PLAY FINANZIARIO – Congelato quasi un anno fa causa virus, oggi per l’Uefa il fair play finanziario è il passato. Non ha più senso. Illudersi che le squadre possano rispettare i nuovi parametri meno rigorosi del pareggio di bilancio è pura utopia.

Si studia un nuovo modello di Fair Play

Oggi forse non c’è un club che sia in linea con i parametri e non per colpa sua. Zero flusso di cassa dagli stadi. Mercato di fatto inesistente che quindi non rifinanzia. Liquidità ridotta per tutti, Italia compresa. E contratti però da onorare. Si studia quindi, come scrive la Gazzetta dello Sport, un nuovo modello di Fair Play, che avrà nel mirino necessariamente sprechi ed esagerazioni. Se impedire le spese non è più possibile, si cercherà almeno di imporre tetti a salari e trasferimenti. Obiettivo: approvazione entro fine anno, con entrata in vigore dal 2022, e periodo di adattamento graduale, qualche anno, prima di andare a regime e consolidarsi meglio del sistema precedente.

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  1. Diciamo le cose come stanno per davvero: la pandemia ha messo le squadre top nelle condizioni di tutte le altre squadre (in particolare le squadre di media potenza come la Roma, che sono le più danneggiate dall’attuale sistema), cioè: incassi televisivi bassi, incassi da sponsor bassi. Con la pandemia si aggiunge la voce 0 al botteghino, che però vale per tutti. Il risultato è che per fare mercato devi inventare.
    L’unica soluzione è davvero un tetto agli ingaggi e un sistema simile a quello della NBA esteso a tutte le prime serie di campionati europei: aumenterebbe la competitività e l’imprevedibilità dei campionati e riporterebbe la squadra e lo sport al centro del sistema, non come adesso dove con 6 stelle sbaragli tutto e incassi a discapito degli altri.

    1. Tu hai perfettamente ragione, il problema è che in NBA tutte le squadre percepiscono gli stessi introiti, si dividono i diritti in equal modo e non ci sono retrocessioni o promozioni. Nel calcio la vedo dura che squadre tipo real barca juve Manchester egc etc accettino di guadagnare tanto quanto spezia Crotone etc etc. In usa è possibile perché il numero di tifosi di Philadelphia o New York o Sant’Antonio o Portland è più o meno lo stesso mentre in Italia juve Milan ed Inter si dividono l’80% dei tifosi quindi degli incassi. Sarebbe bello e giusto quello che dici tu, io lo condivido, però credo resti un sogno

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