• 4 a De Rossi, ‘Capitan America’. 3 a Fazio: comandante ‘in congedo’. 2 a Spalletti, sul carro dei… perdenti

    Redazione RN
    04/03/2017 - 18:00

    4 a De Rossi, ‘Capitan America’. 3 a Fazio: comandante ‘in congedo’. 2 a Spalletti, sul carro dei… perdenti

    IL PAGELLONE DEL COTU – L’inviato di Romanews.eu stila il Pagellone di Roma-Napoli.

    4 a De Rossi, ‘Capitan America’
    “La Roma non mi ha ancora contattato per il rinnovo. Forse avrà perso il mio numero”. Così mr. carotide (la vena sul collo, per capirci), a metà febbraio, lanciava segnali a Baldissoni e amici. Nessun sms in risposta, neanche un trillo. Sarà che pure il club sta pensando di lasciarlo andare verso gli States, tra montagne di soldi e campionati mediocri. Lì sì che potrebbe vestire i panni di un capitano vero: Capitan America.

    3 a Fazio, ‘comandante in congedo’
    Crolla come se fosse un bambino alla prima nota della maestra in seconda elementare. Cicca il derby e si ripete contro il Napoli, sbagliando il possibile e incespicandosi in troppe occasioni. Neanche il tempo di chiamarlo comandante che già è andato in congedo. La guerra deve avergli fatto male.

    2 a Manolas, centrale “da adeguamento”
    Rinnovategli il contratto, che guadagna poco. Poi regala musi lunghi a Pinzolo e raccoglie i cocci di tante – troppe – prestazioni insufficienti. Un lontano ricordo l’efficacia e l’impeccabilità della sua prima stagione, ancor più distante l’immagine di un greco felice di giocare in giallorosso.

    2 a Spalletti, sul carro dei perdenti
    Decantava le lodi di un carro dei vincitori per far capire ai giornalisti quanto elogiare Emerson Palmieri fosse tardivo. Oggi lascia il brasiliano in panca e lui, Lucio, piccolo cocchiere di un carro con troppi passeggeri ma senza cavalli, trova la seconda botta consecutiva dopo il derby perso. Altro che vincitori, qui c’è di nuovo lo spauracchio perdenti. Con la storia beffarda che attende dietro l’angolo.

    1 a Bruno Peres, la disgrazia
    Ci fosse un numero della tombola dedicato al brasiliano risponderebbe alla smorfia di “disgrazia”. Questo è Peres, fantasma del suo alter ego granata e tallone da killer di una squadra persa, ma comunque meno confusa di lui. A Roma e in tutto il Brasile si chiedono quando azzeccherà un match. Intanto i mesi scorrono impietosi.

    Riccardo Cotumaccio

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    1. Ma che razza di pagelle sono?
      Ti ricordo che solo poche settimane fa davi 10 a De Rossi, manco oggi fosse stato il peggiore.
      Strootman fa fatto peggio di lui, uguale Dzeko e tu lo deridi come manco farebbero i laziali?

    2. Ma chi sei per dire certe cose. La prima volta che scriverai (e lo farai, quelli come te lo fanno sempre) a favore di De Rossi, di Spalletti, di Fazio, di Manolas, di Peres, ti devi dimettere da uomo.

    3. Dopo due partite (io guardo solo i giocatori in maglia giallorossa perciò non avevo ad agosto un’idea precisa sul brasiliano) già mi era chiaro che questo Peres era scarsissimo dietro e nullo davanti. Spalletti coi tre in difesa lo ha persino messo nelle condizioni ideali, ma niente, nessuna risposta, non pervenuto…Paredes è il prossimo…Ha dalla sua che è giovane, però tornato come se fosse chissà chi, tra gli osanna della stampa romana, ancora non ho capito che cosa sappia mai fare…Lento, sonnolento, senza idee e senza guizzi, si nasconde d’abitudine per quasi tutta la partita.

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